Il Coro in Parrocchia (3^ lezione Classificazione dei cori)

Corso di Canto Edito da Iglesia La Luz del Mundo curato, tradotto e ampliato da Mauro Bertini

coro_aIl canto, dai suoi inizi, è stato e continua ad essere un modo di espressione. La voce, lo strumento nato e immediato che l’uomo ha avuto a sua disposizione, è uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati dall’uomo per esprimere i propri sentimenti in varie situazioni della vita. L’obiettivo principale di un coro è l’esprimere nelle sue differenti opere, le emozioni plasmate in ogni testo dei suoi canti e commuovendo le radici più profonde, sensibilizzando, modificando la realtà oggettiva naturale e sociale di ogni spettatore presente: trasformare lo spettatore in protagonista.

CLASSIFICAZIONE DEI CORI

Il tipo di coro può essere classificato secondo diversi criteri:

Strumentalità.
1.- A Cappella: quando il coro canta senza accompagnamento strumentale.
2.- 
Concertante: quando il coro canta con accompagnamento strumentale

Timbro ed estensione
A – Voci uguali: quando contengono voci della stessa natura, voci bianche o gravi allo stesso tempo.

Formazioni tipiche di cori di voci bianche uguali. (Femminili)
1.- A due voci: soprani e contralti.
2.-
 A tre voci: soprani, mezzosoprani e contralti.
3.-
 A quattro voci: soprani primi, soprani secondi, mezzo-soprani e contralti.

Formazioni tipiche di cori di voci uguali gravi. (Maschili)
1.- A due voci: tenori e bassi.
2.-
 A tre voci: tenori, baritoni e bassi.
3.-
 A quattro voci: tenori primi, tenori secondi, baritoni e bassi.

Un caso particolare è quello di voci uguali che cantano all’unisono, com’è il caso dei cori di monaci specializzati nell’interpretazione del canto gregoriano.

B- Voci miste: quando contengono voci di differente natura, voci bianche e gravi allo stesso tempo
1.-
 A quattro voci: soprani, contralti, tenori e bassi. E’ la formazione più comune, conosciuta anche per la              sua abbreviazione SATB.
2.- 
A sei voci: soprani, mezzo-soprani, contralti, tenori, baritoni e bassi.

Dimensione
1.-
 quartetto vocale misto.
2.-
 ottetto: doppio del quartetto misto.
3.-
 coro da camera: di ridotte dimensioni (da dodici a venti membri).
4.-
 coro sinfonico o corale: è il più comune, composto da trenta a sessanta membri.
5.-
 orfeon o grande coro: composto da più di 100 membri.

Di sicuro la parola ‘orfeon’ indica un gruppo corale che si è consolidato come entità. Un orfeon è una società corale (parallela nella sua organizzazione alle società sinfoniche) e come tale, dispone di cariche gerarchiche (presidente, tesoriere, voci).

Nota: La parola deriva da Orfeo, il dio greco sotto la cui protezione si trovava il teatro ed in particolare i gruppi di attori (i cori del teatro classico).

(fonte: Animazione Liturgica – Strumento di Lavoro per Animatori Liturgici)

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