Corso di Canto Edito da Iglesia La Luz del Mundo curato, tradotto e ampliato da Mauro Bertini
Corso di Canto: Decalogo del bel canto
A partire dai coristi della schola cantorum, avere bene in mente questi dieci consigli prima dell’esecuzione del canto dovrebbe essere davvero il minimo richiesto per accostarsi con senso critico e responsabile all’animazione del canto liturgico.
E allora cerchiamo di impararli a memoria e di non dimenticarli; ognuno di questi consigli contengono dei piccoli segreti che una volta messi in pratica daranno una svolta all’esecuzione corale e voi stessi sarete sorpresi dal risultato ottenuto.
DECALOGO DEL BEL CANTO
1. Cercare di comprendere bene il senso delle parole, se non si vuole un canto senz’anima, o quel che è peggio, una preghiera senza senso.
2. Curare una dizione più perfetta possibile.
3. Si impari ad usare per le note alte la voce di testa, sì da evitare acuti stridenti e sgraziati.
4. In genere si canti a mezza voce, perchè il canto è preghiera, e meglio lo si comprenderà se si terrà un tono di voce atto a favorire il raccoglimento.
5. Regolare con molta cura la respirazione. Respirare profondamente, adagio, acquistando vigoria e padronanza sull’emissione della propria voce.
6. Terminare rallentando e diminuendo il volume della voce.
7. Cercare di fondere la propria voce con tutte le altre del coro, evitando martellamenti, suoni sforzati, portamenti di voce.
8. Curare le pause, senza peraltro renderle più frequenti del necessario e così lunghe da rompere la snellezza del brano.
9. Abbellire il canto con un pò di espressione per non limitarsi ad un continuo, monotono mezzoforte
.
10. Curare anche la posizione del corpo, perchè anche essa favorisce il bel canto.
(fonte: Animazione Liturgica – Strumento di Lavoro per Animatori Liturgici)
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