FARSI CARICO DELL’ULTIMO – Di Mons. Luigi Moretti – Editoriale Agire

moretti_messaLa Quaresima è un tempo propizio affinché, con l’aiuto della Parola di Dio e dei  sacramenti, rinnoviamo il nostro cammino  di fede sia personale che comunitario.

Non siamo delle isole, nemmeno dei  singoli esseri che possano reputare di salvarsi  da soli, siamo un popolo che nella  storia della salvezza, inaugurata dall’incarnazione,  morte e resurrezione di Gesù  Cristo, è capace di farsi carico concretamente  gli uni degli altri. 

 La vita del cristiano non è riducibile  alla corsa a chi arriva prima, piuttosto è  un cammino nel quale chi procede più  speditamente si ferma e tende la mano  a chi è rimasto indietro, e a sua volta,  chi è nelle seconde fila allunga la mano  per lasciarsi aiutare da colui che lo precede. 

 Questo perché la meta è comune  e consiste nell’incontro con il Salvatore.  La tentazione, quando si fatica e quando  la morsa della crisi stringe, è quella  di lasciarsi pervadere dalla cultura individualistica  e narcisistica. Trionfano in  tal modo la povertà materiale e morale. 

 Troppo spesso si giunge all’ora di sera  spossati, i rapporti diventano pesanti e  il cuore si inaridisce fino a diventare  incapaci di guardare gli altri. Papa  Francesco, nel messaggio per la Quaresima  di quest’anno, aiuta a chiarire le  idee.

 Parte da S. Paolo che suggerisce  agli abitanti di Corinto di essere generosi  con i gerosolimitani nel bisogno,  “…conoscete infatti la grazia del  Signore nostro Gesù Cristo: da ricco  che era, si è fatto povero per voi, perché  voi diventaste ricchi per mezzo della  sua povertà” (2 Cor 8,9). 

 Non è l’invito ad abbracciare la povertà  in se stessa, ma ad aiutare, praticando la  povertà di Gesù, quella di “…farsi prossimo  a noi come il buon samaritano  che si avvicina a quell’uomo lasciato  mezzo morto sul ciglio della strada”. 

 Una povertà che coincide con lo spogliarsi  di se stessi per mettersi ai piedi  del bisognoso. Una prospettiva di cammino  quaresimale validissima anche  per la nostra chiesa di Salerno-Campagna-  Acerno, già da tempo chinata ad  alleviare le ferite degli ultimi. 

Mons. LUIGI MORETTI

arcivescovo metropolita  

 

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