Messaggio di Papa Francesco al simposio del dicastero per i religiosi
Testimoniare e vivere il principio di gratuità e la logica del dono, per opporsi a un’economia dell’esclusione e dell’iniquità. Non ha dubbi Papa Francesco: «Di fronte alla precarietà in cui vive la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo, come pure di fronte alle fragilità spirituali e morali di tante persone, in particolare i giovani, come comunità cristiana ci sentiamo interpellati». E dunque è di fondamentale importanza vigilare affinché anche i beni ecclesiastici degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica «siano amministrati con oculatezza e trasparenza, siano tutelati e preservati, coniugando la prioritaria dimensione carismatico-spirituale alla dimensione economica e all’efficienza, che ha un suo proprio humus nella tradizione amministrativa degli istituti che non tollera sprechi ed è attenta al buon utilizzo delle risorse».
Papa Francesco lo sottolinea nel messaggio indirizzato al cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, in occasione del simposio internazionale organizzato dal dicastero all’Antonianum di Roma, nel corso del quale si riflette proprio sulla gestione dei beni ecclesiastici di questi istituti.
Il Pontefice, dopo aver citato Paolo VI e il suo richiamo «a una nuova e autentica mentalità cristiana» e a un «nuovo stile di vita ecclesiale», invita innanzitutto alla sobrietà, la prima espressione di «solidarietà amorosa», di «condivisione e carità». E mette in guardia dagli idoli materiali «che offuscano il senso autentico della vita». Non serve, sottolinea ancora Papa Francesco, una «povertà teorica»; occorre al contrario quella «povertà che si impara toccando la carne di Cristo povero, negli umili, nei poveri, negli ammalati, nei bambini»
«Siate ancora oggi, per la Chiesa e per il mondo — è la sua esortazione conclusiva — gli avamposti dell’attenzione a tutti i poveri e a tutte le miserie, materiali, morali e spirituali, come superamento di ogni egoismo nella logica del Vangelo che insegna a confidare nella Provvidenza di Dio».
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