“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la Carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna” (San Paolo).
Ascensione, carità, mamma. Sembrano tre aspetti, bellissimi, apparentemente staccati ma, oggi giorno dell’Ascensione del Signore, intimamente uniti. È la fede in Dio – quel Dio disceso sulla terra e poi asceso a raggiungere il Padre – il motore della santità della mamma, una fede che si impasta con i problemi esistenziali che vengono vissuti come eventi di grazia anche quando esigono di essere portati, come la croce di Cristo, con spirito di obbedienza e di sacrificio e, forse, di sopportazione delle umane disgrazie.
La mamma è carità, la carità è mamma. Oggi, festa della mamma, il rapporto è ancora più stretto e profondo. Figure luminose di mamme hanno fatto dell’assistenza, dell’amore, della carità lo scopo della propria vita identificandosi nel volto di un Dio che si china sull’uomo e versa “l’olio della consolazione e il vino della speranza” (madre Teresa di Calcutta). La carità abbatte tutte le barriere che gli uomini hanno costruito.
La mamma vuol dire innanzitutto famiglia, famiglia che diviene una continua scuola di vita cristiana dove genitori e figli si aiutano a camminare verso il Signore. L’apertura generosa alla vita, il coraggio di affrontare le prove con serenità e fiducia in Dio – Maestro di Carità –, la cura dei figli perché crescano nella fede, la generosità verso chi è nel bisogno sono solo alcuni dei tratti caratteristici della personalità di tante mamme che nel silenzio, nel nascondimento, nell’oblazione di sé reggono la lampada della fede accesa, alimentata dall’olio dell’amore.
La stessa ‘luce’ sostiene il lavoro delle signore, pardon delle ‘mamme’, all’interno della Caritas parrocchiale. Le opere di promozione e animazione della Caritas in ambito comunitario si concretizzano in primis nell’accoglienza, nell’ascolto e nell’accompagnamento delle persone che si rivolgono a noi. Una spinta forte e commovente l’abbiamo ricevuta dagli incontri domiciliari con persone anziane e ammalate: la ‘luce’ nei loro occhi ci parlava della gioia e del piacere di stare in nostra compagnia e della richiesta di condivisione del peso della Croce. La “Carità” diventa operosa anche nel momento in cui ci è possibile offrire, oltre all’aiuto morale e spirituale, un sostegno materiale a favore di coloro che si trovano in stato di difficoltà distribuendo prodotti di prima necessità, indumenti, farmaci, materiale scolastico, giocattoli, ecc..
Tutto ciò è stato possibile anche per la Vostra instancabile generosità e per questo Vi diciamo “Grazie di cuore”! In particolare diciamo “GRAZIE MAMME” per l’impegno, l’esempio e l’amore che quotidianamente diffondete nella nostra Comunità, nella quale desideriamo essere sempre più presenti e attivi; per far questo abbiamo bisogno di Voi!
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